Acaya è nota per aver dato i natali a Giangiacomo d’Acaya, architetto militare di Carlo V, che nella sua città ristrutturò il castello, già ricostruito dal padre Alfonso nel 1506, e ricostruì tutto il borgo antico. Il castello, che occupa l’angolo sud-orientale del sistema di fortificazione bastionato del borgo, presenta pianta trapezoidale con due torrioni circolari e un bastione a punta di lancia; l’ultimo angolo è quello che si collega con la cinta muraria. Si accede alla fortezza da nord attraverso un androne che immetteva nelle scuderie, al di sotto delle quali vi era un tempo un frantoio ipogeo. Durante i lavori di restauro è stato rinvenuto un affresco tardo-bizantino, forse pertinente ad un complesso monastico che ospitava comunità religiose di rito greco. La parte residenziale si trova ai piani superiori. Degna di nota la sala ennagonale, decorata da un ricco fregio in pietra leccese di ispirazione classica. Castello di Acaya
Acaya è nota per aver dato i natali a Giangiacomo d’Acaya, architetto militare di Carlo V, che nella sua città ristrutturò il castello, già ricostruito dal padre Alfonso nel 1506, e ricostruì tutto il borgo antico. Il castello, che occupa l’angolo sud-orientale del sistema di fortificazione bastionato del borgo, presenta pianta trapezoidale con due torrioni circolari e un bastione a punta di lancia; l’ultimo angolo è quello che si collega con la cinta muraria. Si accede alla fortezza da nord attraverso un androne che immetteva nelle scuderie, al di sotto delle quali vi era un tempo un frantoio ipogeo. Durante i lavori di restauro è stato rinvenuto un affresco tardo-bizantino, forse pertinente ad un complesso monastico che ospitava comunità religiose di rito greco. La parte residenziale si trova ai piani superiori. Degna di nota la sala ennagonale, decorata da un ricco fregio in pietra leccese di ispirazione classica.