Prima della famosa data del 1480, in cui Otranto fu conquistata dall’armata turca, la città aveva sicuramente strutture difensive, tra cui un castello di una certa rilevanza, come testimoniano documenti di età federiciana. Dopo il 1480 furono rinnovate tutte le difese, prima dagli Aragonesi e poi dagli Spagnoli. Il castello ha un impianto irregolare dotato di tre massicci torrioni circolari muniti di cannoniere, nonché di un poderoso bastione a punta di lancia rivolto verso il mare, realizzato dall’architetto Tiburzio Spanocchi alla metà del Cinquecento. Il castello è circondato da un ampio e profondo fossato. Sull’ingresso è posto lo stemma di Carlo V e quello del viceré don Pedro de Toledo; sulla parte alta della torre posta a destra dell’ingresso si trova invece lo stemma di Pedro Giron, viceré di Napoli alla fine del Cinquecento. Castello di Otranto
Prima della famosa data del 1480, in cui Otranto fu conquistata dall’armata turca, la città aveva sicuramente strutture difensive, tra cui un castello di una certa rilevanza, come testimoniano documenti di età federiciana. Dopo il 1480 furono rinnovate tutte le difese, prima dagli Aragonesi e poi dagli Spagnoli. Il castello ha un impianto irregolare dotato di tre massicci torrioni circolari muniti di cannoniere, nonché di un poderoso bastione a punta di lancia rivolto verso il mare, realizzato dall’architetto Tiburzio Spanocchi alla metà del Cinquecento. Il castello è circondato da un ampio e profondo fossato. Sull’ingresso è posto lo stemma di Carlo V e quello del viceré don Pedro de Toledo; sulla parte alta della torre posta a destra dell’ingresso si trova invece lo stemma di Pedro Giron, viceré di Napoli alla fine del Cinquecento.