Isabella di Chiaromonte

Isabella di Chiaromonte (1424-1465) Isabella-di-Chiaromonte_1Isabella fu principessa di Taranto e Regina Consorte di Napoli. Figlia di Tristano di Chiaromonte, conte di Copertino e di Caterina di Taranto, sorella di Giovanni Antonio Orsini del Balzo, da cui Isabella fu nominata erede. Probabilmente nacque nel castello di Copertino e forse, da orfana, fu affidata alla custodia della nonna Maria d’Enghien vivendo a Lecce e successivamente a Taranto. L’equilibrio politico di Alfonso I d’Aragona, re di Napoli, e quello di Giovanni Antonio Orsini del Balzo, potente signore del grande Principato di Taranto, coinvolse Isabella nelle strategie di consolidamento della sempre precaria pace tra il re e i baroni del regno. E così, una domenica del mese di maggio del 1445, Isabella sposò Ferdinando d’Aragona, duca di Calabria, figlio bastardo di Alfonso, così che il Regno di Napoli potesse inglobare uno dei feudi più grandi e importanti. Isabella viene descritta come una bellissima fanciulla, di indole docile e molto devota. Il suo matrimonio, come spesso accadeva a quei tempi, non dovette essere semplicissimo, tra le molte amanti e i figli bastardi di Ferdinando. A lui diede, a poca distanza l’uno dall’altro, sei figli, prendendosi cura della loro crescita e della loro educazione. Isabella-di-Chiaromonte_2Alla morte di Alfonso, Isabella, ormai regina di Napoli, tra il 1458 e il 1462 divenne protagonista di rilievo della resistenza aragonese-napoletana contro gli angioini e i baroni ribelli, tra i quali primeggiava suo zio Giovanni Antonio Orsini del Balzo. Strappata alla tranquilla vita di sposa e di madre, rivelò le sue qualità eccezionali, che la rendevano veramente degna di essere regina: energica e previdente, risoluta e fiera, ella fu l’alter ego del marito, che dovette in gran parte al suo aiuto la conservazione del regno. Le cronache antiche riportano chiaramente il rapporto tra zio e nipote. È lui che a un messo inviatogli da Isabella, risponderà: “Dicate ad mia nepote che quanta miglia sono de Sarno in Napoli tano farrò stare ad pigliare lo reame et ipsa è regina et morerà regina“. Si narra di una missione segreta al castello di Sarno, in cui Isabella, travestita da frate francescano e accompagnata dal suo confessore, pregò lo zio con tale affetto perorando la causa del marito, che lo convinse, consentendo a Ferrante di risollevarsi dalla sconfitta e salvare la corona. Isabella morì il 30 marzo del 1465 e fu sepolta nella chiesa di San Pietro Martire a Napoli. Il visitatore che volesse entrare nella chiesa, ora cappella universitaria, restaurata più volte nel corso dei secoli, nella parte superiore di una cappella di epoca successiva a quella di Isabella, potrà leggere il seguente epitaffio: “Alle ossa e alla memoria di Isabella Chiaromonte, regina di Napoli prima moglia di Ferdinando…o fatum quot bona parvulo saxo conduntur“. Il figlio di Isabella, Alfonso d’Aragona, già duca di Calabria, che nel 1463, alla morte di Giovanni Antonio Orsini del Balzo, aveva ereditato dallo zio alcuni dei suoi possedimenti, ereditò anche quelli della madre, tra cui il diritto al trono di Gerusalemme. In Salento Alfonso è conosciuto soprattutto per aver liberato la città di Otranto dall’assedio dei Turchi nel 1481.