Stemmi raffigurati su ceramica

1A partire dal XIV secolo si inizia a decorare il vasellame da mensa (composto da piatti, brocche, ciotole) con simboli e scudi araldici. La produzione di questi manufatti è infatti connessa alla presenza di una forte aristocrazia feudale con abitudini strettamente legate alla vita cavalleresca.       2Stemma Famiglia Del Balzo. Lo stemma, presente su una ciotola, è costituito da uno scudo rosso con una stella a otto punte all’interno. Identificati con Baux de Provence, i des Baux/del Bauz alla metà del XIII secolo i Del Balzo rappresentavano una delle più potenti schiatte nella Provenza angioina.       3Al seguito del re Carlo II d’Angiò, arrivarono in Italia i membri del ramo Del Balzo d’Orange di cui Ugo, Conte di Soleto, fu l’esponente più importante. Alla sua morte (1315) trasmise la contea al figlio Raimondo morto nel 1375.       4Stemma Famiglia Orsini. Lo stemma, presente sul frammento di una ciotola e su una borraccia, è costituito da uno scudo gotico dipinto in bruno con fasce trasversali in rosso sormontate da una rosetta sul primo reperto, mentre sul secondo è dipinto in blu su fondo chiaro.       5La concessione da parte di Carlo II della contea di Nola a Roberto Orsini, sposo di Sveva del Balzo, fece in modo che Raimondo di Soleto scegliesse il nipote di questi ultimi come proprio discendente: Raimondo o Raimondello Orsini principe di Taranto (1393-1406). La famiglia Orsini, unita ai De Balzo e successivamente ai D’Enghien – Brienne, segnò la storia del territorio salentino almeno dalla fine del XIV fino alla metà del XV secolo.   6Stemma delle Famiglie Enghien e Brienne. Lo stemma, presente su un’anfora frammentaria, riproduce uno scudo gotico in bruno e rosso quadripartito: il primo e il quarto riquadro sono occupati un leone rampante coronato, emblema degli Enghien, mentre il secondo e il terzo dall’arme dei Brienne. Isabella di Brienne, ereditiera della Contea di Lecce, si unì in matrimonio con Gualtieri III d’Enghien. Il nome degli Enghien fu poi assorbito dagli Orsini-Del Balzo con il matrimonio tra il Principe di Taranto Raimondello Orsini e Maria d’Enghien.   7Stemma della Famiglia Angiò. Lo stemma, raffigurato su una ciotola, presenta un giglio molto stilizzato in nero con sfondo a righe nere; il tutto è circondato da tre cerchi concentrici in nero e rosso. Nobile famiglia della Francia occidentale, riuscì a governare molti paesi in Europa, tra cui il Regno di Napoli e brevemente quello di Sicilia.     Stemma 8della Famiglia Chiaramonte. Lo stemma, rinvenuto su un frammento ceramica e sul fondo di una ciotola, consiste in uno scudo in bruno riempito di tratti orizzontali in rosso o in blu. I Guilhem de Clermont furono un’ antica famiglia feudale francese.       9Nel 1415, Giacomo di Borbone conte di La Marche entra in Napoli per sposare Giovanna II d’Angiò portando con sé un corteo di quattrocento cavalieri fra cui vi era Tristano di Clermont. Lo stemma si attribuisce alla Famiglia Chiaramonte, se non proprio a Tristano di Clermont, signore di Copertino che sposò Caterina del Balzo nel 1419 ereditando il feudo di Copertino.     10Stemma della Famiglia Alvarez de Toledo. Su una brocca trilobata è raffigurato in bruno lo scudo gotico scaccato della famiglia Alvarez de Toledo, appartenente probabilmente al Vicerè di Napoli Don Pedro de Toledo. La famiglia Alvarez de Toledo, originaria spagnola, si trasferì a Napoli agli inizi del XVI secolo. Don Pedro Alvarez de Toledo fu Vicerè di Napoli dal 1532 al 1553.     11Stemma Famiglia Aragona. Lo stemma, raffigurato su un’anfora, è assimilabile al periodo aragonese e molto probabilmente a Ferdinando I d’Aragona (1458- 1494). Lo scudo si presenta inquadrato al 1° e 4° con i pali d’Aragona e al 2° e al 3° con le croci di Gerusalemme. Gli Aragonesi provenivano da una regione della Spagna comprendente le province di Huesca, Teruel e Saragozza. Con Alfonso I, 1441, inizia il periodo Aragonese per il Regno di Napoli che terminerà con il Vicereame spagnolo nel 1516.