I monaci: spezie e immoralità

5Contrapposto al senso del sacro e del miracoloso vi era il lato oscuro delle spezie, simbolo del piacere dell’effimero e dell’ostentazione. Severamente vietato era il consumo delle spezie agli uomini di Dio, soprattutto ai monaci, che, però, come ci raccontano le fonti, non di rado si concedevano a vini speziati e banchetti opulenti. Nel monastero di Cluny, come ci racconta San Bernardo nella sua “Apologia” l’appetito veniva stimolato dalle ricche e variegate portate e dalle sostanze piccanti, che accendevano la voracità. San Bernardo denuncia non solo, dunque, le proprietà stimolanti di alcune spezie, che permettevano di mangiare a dismisura, ma anche le proprietà afrodisiache di certe spezie come lo zenzero e il pepe, certamente non consone a uomini che avrebbero dovuto dedicare la loro vita all’astinenza e alla povertà.