La formazione dell’architetto

architetto_7In genere l’architetto poteva avere un solo apprendista, che rimaneva con lui cinque o più anni. Dopo l’apprendistato, il giovane veniva pagato per il suo lavoro, e, se disponeva di capacità economiche sufficienti, poteva aprire una propria attività. Per raggiungere il più alto grado di architetto, il giovane maestro doveva fornire un certo numero di prove (“capolavori”), per dimostrare le sue capacità tecniche. Era infatti nell’attività pratica, nel cantiere, che avveniva la vera e propria formazione dell’architetto che solo così poteva apprendere i “segreti del mestiere”. Molto importante in età medievale fu anche la formazione degli architetti presso gli ordini monastici, come quelli cistercensi, benedettini, e gli ordini mendicanti, nei cui cantieri la presenza di frati esperti nelle tecniche costruttive favoriva gli scambi di idee e soluzioni costruttive, promuovendo anche vere e proprie scuole nelle diverse arti.