Macchine da assedio

assedio_3CATAPULTA: la catapulta serviva per lanciare massi di grandi dimensioni, ma anche altro materiale, a lunga distanza. In genere era costituita da due montanti verticali con al centro un braccio di legno che terminava in una specie di cucchiara. Per far agire la macchina si abbassava il braccio orizzontale, piazzando il proiettile, e lo si liberava per mezzo di uno scatto sfruttando l’elasticità di un fascio di corde attorcigliate intorno al braccio stesso. MANGANO: simile alla catapulta, ma azionato dalla forza umana. Era costituito da un’asta imperniata su un supporto. Ad una estremità era collocata la fionda che ospitava il proiettile, all’altra estremità numerose corde che venivano tese al momento del lancio. Dal XIII secolo viene superato dal trabocco e va in disuso. assedio_1TRABOCCO: il trabocco era simile alla catapulta, ma era azionato da un pesante contrappeso posto all’estremità opposta dell’asta, che, sfruttando il principio della leva, azionava il meccanismo. All’estremità del braccio veniva infatti imperniato un cassone o un grande cesto riempito di materiale pesante, con funzione di contrappeso per il proiettile da lanciare. All’altra estremità veniva appeso un gancio a cui era fissata una grossa frombola contenente il proiettile da lanciare. BALISTA: la balista è una specie di grande arco, che lanciava grosse frecce, i dardi, a distanza di qualche centinaio di metri. La balista andò totalmente in disuso con l’introduzione delle armi da fuoco. ARIETE: l’ariete, molto utilizzato già in età antica, era composto da una grossa trave di legno con punta di ferro o bronzo foggiata a testa di montone, con la quale si colpivano le mura o la porta di una città assediata per aprire una breccia. Inizialmente utilizzato a braccia, fu poi sospeso ad una trave collocata sopra sostegni facendolo dondolare. Infine fu fissato ad un congegno che si muoveva su ruote, munito di un tetto coperto di pelli bagnate e fiancheggiato da tavole per proteggere i soldati che lo muovevano. assedio_2TORRE MOBILE: la torre mobile, tipica dell’età romana, era un castello di legno a più piani, mobile su rulli o ruote, che veniva accostato il più possibile alle mura per permettere l’assalto lanciando un ponte levatoio, sul quale gli attaccanti passavano per portarsi sulle mura stesse. PLUTEO: il pluteo era un riparo mobile, dotato di tre ruote, che poteva avere forma ad angolo retto o curva; era in legno coperto di pelli per limitare il rischio di incendiarsi. Veniva utilizzato dagli assedianti per proteggersi durante gli spostamenti verso le mura avversarie. TESTUGGINE: si tratta di un robusto e grande capannone carico di soldati e dotato di un tetto molto inclinato, per favorire lo scivolamento di materiali lanciati dall’alto, e spesso rivestito di pelli imbevute d’aceto e strati di terra, per scongiurare il fuoco. Sotto la testuggine i soldati potevano avvicinarsi protetti alle mura.