XII Secolo

6Il XII secolo rappresentò un periodo di innovazione per l’eleganza e per il design creativo. Dopo il 1100, ad arricchire la linea semplice e spoglia delle tuniche femminili, arrivarono lunghe maniche, una moda che scandalizzò le autorità cittadine che vedevano nel nuovo taglio uno spreco inutile di stoffa. L’abito femminile era composto da tre capi essenziali: la camicia, la tunica (o gonnella) e la guarnacca (sopraveste).
  • La camicia, detta anche interula o sotano era una specie di sottoveste lunga fino ai piedi, in lino e cotone leggero. Le donne di alto rango sociale tendevano a impreziosire gli abiti con guarnizioni ricamate o con frange lungo i bordi e la scollatura. La camicia era priva di bottoni, ed erano sconosciute le tasche.
  • Sulla camicia le donne infilavano la tunica, un abito lungo, dalle maniche molto larghe, che spesso aveva dei profondi spacchi sui fianchi per lasciare intravedere la camicia sottostante di diverso colore.
  • La guarnacca era una sopraveste, aperta sul davanti, con maniche ampie pendenti fino all’orlo foderate di pelliccia.
  7   Gli abiti delle donne appartenenti alle famiglie benestanti erano confezionate in zendàli, si trattava di stoffe di una seta molto preziosa lavorata e commerciata in Italia. Sull’orlo del collo apparivano applicazioni e decorazioni con perle e pietre preziose. Il dettaglio più importante era nelle maniche, aderenti al braccio e poi allargate in enormi polsini, simili ad uno strascico. Le donne del popolo e delle campagne, appartenenti a classi sociali basse, mantenevano il modello base dell’abito nobiliare, ma non potevano assolutamente permettersi i tessuti pregiati e quindi erano solite confezionare i loro abiti con tessuti grossolani e semplici come lino o lana. Gli abiti erano poi fermati in vita da cordoncini annodati o cinture di stoffe ricamate e ornate di laminette d’oro.       8     Col passare del tempo, la guarnacca comparve anche senza maniche, aperta sui fianchi, mostrando il colore dell’abito sottostante. Il mantello non perse la sua importanza e iniziarono a comparire mantelli sempre più grandi e sempre più lavorati. Il mantello prese oltre la funzione protettiva, quella accessoria.         9     Accessori fondamentali erano i copricapi: il modello più diffuso era la corona turrita, una fascia circolare su cui si appoggiavano merli con applicazioni di pietre e perle. Un’acconciatura comune era realizzata con bende o nastri, detti anche intrezatorium, che venivano intrecciati nei capelli. Le fanciulle in età puberale erano le sole a cui era permesso mettere in mostra i capelli, segno di verginità e della bellezza femminile. Le donne sposate indossavano veli attorno ai loro capelli raccolti in trecce.           10   A partire dalla metà del XII secolo il modo di vestire femminile divenne sempre più raffinato: la manica della veste acquistò caratteristiche importanti e si arricchì di fitte pieghette. L’abito appariva molto aderente al busto attraverso l’uso di un corsetto da indossarvi sopra che consisteva in un’alta fascia che partiva al di sotto del seno per arrivare sino ai fianchi; era legato alla schiena mediante nastri, mentre la gonna era generalmente drappeggiata o pieghettata. Si trattava del Bliaud o Bliaut.             11   Il bliaud suggeriva l’uso di una cintura, “ceinture”, da indossare sulla vita, appoggiata ai fianchi, in stoffa o in pelle decorata con inserti di metallo. La cintura veniva spesso girata due volte attorno all’addome e annodata con un semplice nodo che le permetteva di scendere lungo la parte centrale della gonna. Mentre le donne dei ceti più bassi sopra alla tunica legavano in vita grandi grembiuli per il lavoro, le dame appendevano alle cinture “sacchetti” ricamati, con fermagli, forbicine e ampolle di essenze, ma anche libretti di preghiera o romanzi cavallereschi o d’amore preziosamente miniati.           12     Le donne sposate o vedove, in osservanza dei dettami del Cristianesimo, indossavano dei veli sulla testa e il copricapo maggiormente diffuso nella seconda metà del XII secolo fu il soggolo; si trattava di una fascia che avvolgeva l’intera testa della donna, coprendo il mento.